Jean Dubuffet
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 Published On Feb 26, 2016

“La vera arte è dove uno meno se l’aspetta”, scrisse Jean Dubuffet (1901-1985), che come Vincent van Gogh (1853-1890), scoprì la vena artistica a 41 anni, dopo essere stato commerciante di vini di successo. Con ispirazioni e impulsi inediti è riuscito a mutare il senso estetico e a influenzare artisti della Pop Art inglese, David Hockney (1953-1957), del Graffitismo americano, Jean Michel Basquiat (1960-1988), Keith Haring (1958-1990) e del Minimalismo Ugo Rondinone (1964). Al termine del conflitto mondiale fu ricoverato nelle cliniche psichiatriche di Ginevra e Berna. Quei luoghi lo segnarono e lo ispirarono nella creazione di opere come Gardes du corps considerato il suo punto di partenza, Corps de dames dal senso estetico di rottura con la tradizione. Il corpo femminile infatti diventa paesaggio, riflette l’atavico mito della creazione, la tradizione biblica e quella espressiva delle metafore di corpo e paesaggio. Innovative risultano anche le tecniche e i materiali come sabbia, ali di farfalle, spugne, in un universo davvero unico.

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